Appassionati di musica e fedeli lettori di Around the World, oggi parleremo della scena musicale di Liverpool anni 80. Faremo un piccolo viaggio alla scoperta della situazione underground di Liverpool, dei suoi locali più celebri, presentandovi alcune delle band cult del tempo.
Ma non pensate al solito discorso celebrativo sui Beatles, le cui gesta sono raccontate in milioni di libri e non hanno certo bisogno di approfondimenti. Ci concentreremo sulla faccia meno nota e più alternativa della città, sulle tre band più interessanti e seminali uscite da Liverpool nella prima metà degli anni ottanta:
- ECHO AND THE BUNNYMEN
- FRANKIE GOES TO HOLLYWOOD
- TEARDROP EXPLODES
I leggendari Teardrop Exlodes, nati intorno alla figura di Julian Cope, hanno inciso un disco epocale di quello scenario underground: KILIMANJARO. Era il 1980, e il disco conteneva tutto lo slancio e l’ardore di quella generazione, l’album perfetto, che fondeva senza compromessi la sensibilità pop con la sperimentazione estrema.
Se la lezione dei Beatles di Revolver è sottile in ”poppies in the field” e in ”second head”, la lucidità psichedelica di ”When I dream” è una gemma che finisce nel nulla, il vortice definitivo dei Teardrop.
L’avventura fu intensa ma breve, un altro lavoro che nemmeno si avvicinava all’epocale esordio e la band si sciolse, non prima di aver concesso esibizioni straordinarie al ERIC’S e al ARMADILLO TEA ROOM.
Non meno importante la parabola degli Echo and the Bunnymen capitanati da Ian McCulloch, che incarnavano il lato doorsiano, sognante della città. Il loro sound era criptico, torbido e solenne, e si discostava sia dal punk che dalla new wave più commerciale; quattro anni quattro dischi fondamentali:
- CROCODILES,
- HEAVEN UP HERE,
- PORCUPINE
- OCEAN RAIN
L’ultimo uscito nel 1984 chiude gli anni d’oro del gruppo e probabilmente rimane il loro lavoro migliore, epico ed appassionato.
La loro reputazione dal vivo è testimoniata da serate che quasi sfociavano nel mistico, in locali storici come il LIVERPOOL ERIC’S e il CLUB ZOO (vedi sopra).
Da tutt’altro contesto uscirono i Frankie goes to Hollywood, giocosi e camp, il cui nome sembra fosse un omaggio a Frank Sinatra. Il loro album d’esordio, WELCOME TO THE PLEASUREDOME era una dichiarazione di intenti dal fascino contorto ed osceno, la cui produzione frizzante ed ingegnosa ispirò una intera generazione.
La leggenda del disco poggia sui suoi singoli straordinari:
- Relax
- Two Tribes
- The Power of Love
diventarono presto degli inni ed il quintetto era decisamente insolito, tra costumi audaci e videoclip bizzarri – il loro anno d’oro fu il 1984, e molti ricordano i loro live ambigui, spettacolari e controversi, soprattutto al ALBERT DOCK di Liverpool.
Chiudo con un breve omaggio ai DEAD OR ALIVE, band che si identificava nella figura provocatoria ed androgina del loro leader Pete Burns, autori sia di un singolo storico come ”You Spin Me Round Like a Record” che di concerti ai limiti dello scandalo, per le provocazioni e i costanti riferimenti sessuali del leader – sopratutto al MR.PICKWICK’S, in cui il quartetto era di casa.
Conclusioni
Sperando di avervi fornito preziose informazioni in merito alla scena musicale di Liverpool anni 80, vi invitiamo a condividere l’articolo qualora vi sia piaciuto e ad inviarci i vostri commenti e preziosi suggerimenti.
Continuate a seguire il blog per non perdere i nuovi episodi del tour presso le città che hanno segnato la storia della musica.
Alla prossima!