Intervista alla Travel Blogger Roberta di Italiaterapia

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Intervista alla travel blogger Roberta di Italiaterapia

Cari amici di Around the World, ben ritrovati con le interviste dei travel blogger italiani. Oggi abbiamo la fortuna di presentarvi Roberta Isceri che ci parlerà del suo blog Italiaterapia spiegandoci come è nato questo progetto e raccontandoci un pò delle sue esperienze in giro per il mondo.

Ciao raccontaci di te e presentati ai nostri lettori…

Ciao Mattia, intanto grazie per il tuo invito. Come definirmi in poche parole? Sono una blogger, una (quasi) art-counselor e un account manager. Lo so, fa ridere che nemmeno una di queste “qualifiche” sia in italiano, soprattutto visto che il mio blog si chiama Italiaterapia. Ma tant’è.

Se può essere utile, dico cosa mi sento nel profondo: una persona che ha trovato nei viaggi la sua personale cura e che ha voglia, tramite il blog, di trasmettere questa sua scoperta.

Ho aperto il blog nel lontano 2013 e da allora tante cose sono successe: mi hanno invitata come una dei “100 top blogger” al TTG di Rimini, ho partecipato a diversi blog tour (soprattutto in Puglia, una regione che amo), ho stretto nuove collaborazioni e conosciuto persone estremamente interessanti e strane come me.

Perché per avere un blog, secondo me, un po’ di stranezza deve pur appartenerti. Se a questo aggiungi il fatto che tra un mese sarò una counselor che ama utilizzare l’arte per aiutare le persone, allora il cerchio si chiude e il termine “stranezza” assume dei contorni più chiari.

 

Di cosa tratta il tuo sito ? Da quanto tempo è nato?

Italiaterapia è nata ormai cinque anni fa. Inizialmente era un semplice spazio in cui parlare perlopiù della mia città: Roma. Avevo pensato alla capitale e, in generale, all’Italia come luoghi terapeutici. Se mi chiedi perché, ti posso solo rispondere che, in un momento particolare della mia vita, ho deciso di vedere il risvolto positivo in ciò che prima consideravo come negativo: ebbene sì, l’Italia!

Ero appena rimasta senza lavoro e il mio paese non mi aveva mai pienamente soddisfatta. Non potendo e non volendo espatriare, in quel momento, ho quindi optato per un cambio di prospettiva:

  • perché non parlare del bello di ciò che mi circondava?
  • Perché non trasmetterlo agli altri?

Poi le cose hanno preso una piega diversa e ho cominciato ad aprirmi al mondo. Ecco quindi che a essere terapeutica non è più l’Italia ma la Terra intera, con tutte le sfumature che le appartengono.

Oggi Italiaterapia è un blog di viaggi a tutti gli effetti e per viaggi intendo anche quelli mentali.

 

Parlaci di viaggi: il viaggio più bello che hai mai fatto? Quello che ti ha deluso di più?

Il viaggio che mi è piaciuto di più è il primo vero viaggio della mia vita: quello in camper dall’Italia alla Turchia.

Se scorrete il mio blog, potete trovare anche un racconto di questa esperienza, che mi ha profondamente segnata e, forse, spinta ad aprire Italiaterapia.

Un altro viaggio fantastico è stato il Brasile: non dimenticherò mai la sensibilità di chi ho conosciuto in quel paese meraviglioso nonché la bellezza di Rio e delle spiagge del nord.

Che dire poi della California?

Ma passiamo a quelli che mi hanno deluso, partendo da un presupposto: difficilmente un viaggio mi delude, perché non mi aspetto che un luogo risponda ai miei bisogni e poi perché ovunque si può trovare bellezza, anche se declinata in modo differente.

Città che non sono proprio riuscita a farmi entrare nelle vene, quanto ad atmosfera:

  • Zagabria
  • Leeds,
  • Tunisi

Per quanto riguarda l’Italia: non ho amato Isernia. Sicuramente i luoghi sono come le persone: non si riesce a entrare in empatia con tutti.

 

Quale viaggio ti piacerebbe fare nel prossimo futuro?

Tra un mese partirò per Praga, alla volta dei mercatini di Natale. Mi piacerebbe tornare a New York, ciaspolare in Abruzzo, passare un fine settimana in Val d’Aosta e programmare il periodo in cui potrò finalmente andare in Sri Lanka.

 

Qualità che un travel blogger deve possedere nello svolgimento del suo lavoro?

Passione, prima di tutto. Da un punto di vista tecnico, deve sapere scrivere correttamente in italiano (troppi gli svarioni che si leggono in giro) e in maniera accattivante. E poi, incredibile ma vero, deve essere preciso e organizzato: si pensa ai blog di viaggi come a un qualcosa da curare a tempo perso. Invece sono come dei figli: bisogna nutrirli anche quando non ci va, cambiarli non appena necessario e dargli tutto ciò di cui hanno bisogno.

 

Che rapporto hai con Instagram? E’ la tua vetrina più importante o anche altri social ti stanno aiutando in questo percorso?

Amo Instagram. E pensare che all’inizio mi era indifferente! Mi sembrava solo un’inutile sfilza di fotografie, nemmeno troppo belle. Adesso, forse, comunico più con Instagram che con Facebook, e sto imparando ad apprezzarne le peculiarità.

Non me la prendo più per i follow/unfollow perché so che fanno parte del gioco e – ahimè – sono un po’ lo specchio della società in cui viviamo.

Sì, Instagram mi sta aiutando molto: funge da traino verso il blog ed è un modo fantastico per farmi conoscere davvero, in quanto blogger e in quanto persona!

 

Conclusioni

Siamo giunti al termine di questa bella intervista alla travel blogger Roberta di Italiaterapia che ringraziamo di cuore per la disponibilità dimostrata e per le belle parole spese all’interno del post.

Vi invitiamo a seguire Roberta e le sue avventure in giro per il mondo, e a condividere questo articolo qualora lo abbiate trovato interessante.

Per qualsiasi altra informazione, restiamo a disposizione. Alla prossima ragazzi!

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