Amici del travel blog Around the World, buon Lunedì ! Oggi desideriamo iniziare la settimana con un post dedicato alla testimonianza di Enrico da Varsavia. Enrico è un nostro caro amico, conosciuto circa 5 anni fa in quel di Budapest all’interno dello stesso contesto lavorativo. Nel corso dell’intervista vi parlerà della sua esperienza di vita e lavoro prima in Ungheria e successivamente a Varsavia, dove si è recentemente trasferito. Per saperne di più e capire quale delle 2 realtà possa fare di più al caso vostro vi consigliamo di proseguire la lettura 🙂
Ciao Enrico parlaci un pò di te. (Lavoro e Passioni)
Ciao mi chiamo Enrico, ho 31 anni e sono un un ingegnere informatico. Fin da ragazzo sono sempre stato un appassionato di geek & nerd stuff e penso che sia per questo che sono finito a studiare informatica fin dalle superiori per poi completare i miei studi con una laurea magistrale in ingegneria informatica.
Ora lavoro come Full Stack Developer presso una startup Svizzera con sede in Ungheria, anche se attualmente vivo in Polonia e ho la possibilità di lavorare da remoto.
Per chi non lo sapesse il Full Stack Developer è la persona che riesce a fare sia la parte di Front End che Back End. Nel mio caso il Front End si basa sulla progettazione di un’interfaccia web mentre il lato BackEnd del mio lavoro è la cosiddetta business logic che permette di visualizzare dati sul web. Trovo che la difficoltà nelle posizioni di full stack sta nel fatto che devi essere sempre aggiornato sulle nuove tecnologie, devi sapere sia cosa accade dal lato web che dal lato server.
Dove ti trovi al momento? Esperienze in altri paesi?
Attualmente mi trovo a Varsavia, ma sono arrivato qui da poco più di un mese. Prima di Varsavia ho vissuto 4 anni a Budapest dove ho lavorato per due anni presso una multinazionale per poi passare alla mia attuale posizione in una startup.
Da quando ho finito la triennale all’Università di Napoli, mi ero promesso di viaggiare di più, volevo fare un’esperienza in Erasmus, più che altro volevo andare a vivere da solo e vedere se ero in grado di cavarmela. Infatti, sono stato 4 mesi in Erasmus a Creta durante il secondo semestre del 2010.
Voi direte perché Creta e non la Spagna?? Semplicemente mi sono fatto convincere da un mio amico che mi aveva chiesto di andare insieme. Sono stati 4/5 mesi fantastici, se si considera che ad Aprile stavo già a mare. Si sa in Erasmus lo studio è secondario.
Non contento dell’esperienza Erasmus ho deciso di voler fare un’altra esperienza lavorativa all’estero sempre tramite l’università. In questo caso scelsi Budapest ma ci sono andato da solo stavolta. A Budapest sono stato 4 mesi prima di trasferirmi definitivamente per 4 anni stavolta e non mesi.
La cosa ideale di Budapest era il volo diretto da e per la mia città natale che è Napoli, nonché la facilita’ con la quale era possibile muoversi all’interno della città.
Ho sempre valutato le città per l’efficienza dei mezzi pubblici, e considero Napoli una delle peggiori in assoluto, ho sempre odiato questo aspetto della mia città perché sin da ragazzino la sera per uscire dovevi sempre chiedere un passaggio a qualcuno, la macchina o il motorino a Napoli sono essenziali.
Varsavia / Polonia dal punto di vista lavorativo e di vita reale
Per quanto riguarda Varsavia, lavorativamente parlando non posso dire molto dato che non la sto vivendo sotto questo punto di vista.
Delle persone che conosco, di cui la maggior parte sono italiani, posso soltanto dire che da quello che mi raccontano di aziende multinazionali ce ne sono abbastanza, ma meno rispetto alla realtà di Budapest.
Varsavia, capitale della Polonia la trovo molto organizzata, moderna, la zona del Palazzo della cultura con i grattacieli sembra una piccola New York.
Il centro storico e’ molto carino e d’estate dicono che la piazza centrale sia piena di caffe e ristoranti con posti a sedere all’aria aperta. I polacchi sono molto gentili, i ragazzi parlano tutti bene o male l’inglese, e la città sembra essere molto sicura anche se si gira da soli di notte.
Per spostarsi ci sono molte opzioni se non si vuole usare i mezzi pubblici che funzionano benissimo anche di notte. Si possono prendere un taxi o servizi come Uber che costano comunque poco.
Il salario in media risulta essere intorno ai 4000 zl (zloty) ~ 1000 euro netti o poco più di Budapest, pero’ c’e’ una differenza enorme per posizioni più specifiche e con qualche anno di esperienza in più.
Per tali posizioni, si arriva anche a guadagnare tra gli 8000 – 12000 zl ~ 2000 – 3000 euro netti.
Un primo confronto con Budapest anche se è prematuro?
Quello che noto di diverso tra Budapest e Varsavia e’ che durante la settimana a Varsavia la vita notturna e’ praticamente ridotta a pochi posti. A Budapest invece anche durante la settimana il centro storico e’ pieno di persone e turisti.
In pratica Budapest vive per la vita notturna, il che la rende praticamente un paese dei balocchi per i turisti. Infatti negli ultimi anni sono incrementati i turisti a Budapest, e la maggior parte di questo turismo e’ per i cosiddetti hen / bachelor party.
A Varsavia, invece, vuoi per il clima non troppo favorevole per andare in giro vestiti con solo le mutande come spesso accade a Budapest durante i bachelor party, o perchè comunque la vita notturna a Varsavia e’ divisa tra diverse zone anche lontane tra loro, il fenomeno risulta essere ancora contenuto, significa che comunque i turisti sono di meno rispetto a Budapest.
A Budapest tutto si concentra nel centro storico facilmente esplorabile a piedi, mentre a Varsavia le principali attrazioni sono a parecchi km di distanza, bisogna muoversi con metro o bus.
La Polonia e l’Ungheria sono molto simili nelle loro tradizioni, infatti tra loro, polacchi e ungheresi usano definirsi fratelli. Questo significa che il cibo anche è molto simile tra le due città pero’ se devo dire la mia, preferisco il cibo polacco a quello ungherese.
Ad esempio, i pieroghi sono un must have per chi visita Varsavia e la Polonia in generale.
Ti manca l’Italia ?
Mentirei se dicessi “no non mi manca neanche un pò”. In questi anni che ho vissuto a Budapest, mi sono sempre detto e’ una meta temporanea, sfrutterò Budapest per fare esperienza per poi tornare in Italia e usare l’esperienza accumulata a Budapest per puntare a posizioni senior, questo e’ quello che mi dicevo i primi due anni. Da 2 anni ne sono diventati poi 4.
Ho provato a cercare lavoro in Italia, l’avevo anche trovato, un buon posto di lavoro a Bologna, ma alla fine ho dovuto rifiutare perché facendomi due calcoli ho notato che quello che riuscivo a salvare in percentuale sarebbe stato minore a quello che mettevo da parte a Budapest dove il caro vita è ancora basso rispetto all’Italia.
Da quando ho cambiato lavoro, la voglia di ritornare in Italia e’ andata diminuendo, o quantomeno il mio progetto di trovare lavoro in Italia, perchè comunque sono in grado di lavorare da casa liberamente, infatti ho passato ultimamente due mesi in Italia e devo dire che mi ha ricaricato le batterie per un po’. Quindi ora posso stare lontano dall’Italia per un bel po di tempo senza sentirne la mancanza.
Quello che mi manca dell’Italia sono sicuramente:
- il cibo
- la dolce vita
In Italia noi italiani viviamo in una maniera spensierata, molto più rilassata, siamo più felici. Ma lavorativamente parlando trovo che veniamo trattati in maniera impari rispetto al resto dell’Europa.
Nonostante questo noi Italiani riusciamo a trovare il bello nelle piccole cose, una passeggiata lungo il mare la domenica, un giro al bar sotto casa, andare allo stadio a vedere la propria squadra del cuore, e naturalmente la famiglia.
Ecco se dovessi tornare in Italia lo farei proprio per queste piccole cose che a Varsavia cosi’ come a Budapest sono venute a mancare.
Progetti futuri
Ancora non so cosa ha in serbo il futuro per me. So solo che ho intenzione di restare a Varsavia per un bel pò di tempo, magari imparare la lingua e cercare di integrarmi quanto più possibile. Cosa che non ho fatto a Budapest in questi ultimi 4 anni e di cui mi pento ancora.
Tuttavia, mi ritengo molto fortunato perchè il mio lavoro mi permette di tornare in Italia quando voglio e restarci per quanto tempo desideri.
Se non fosse stato possibile tutto ciò penso proprio che a Varsavia ci sarei rimasto solo per quei famosi 2 anni 🙂
Conclusioni
Ringraziamo di cuore Enrico per questa bella e genuina testimonianza dove sono emerse interessanti informazioni in merito a queste 2 capitali dell’Est Europa. Ovviamente gli facciamo un grandissimo in bocca al lupo per la sua nuova esperienza di vita, promettendogli di andarlo a trovare.
Caffè e prelibatezze italiane incluse 🙂 Alla prossima!